Nei dintorni

Il Ristorante alla Stanga si trova a Sedico, lungo la strada che porta ad Agordo, proprio nel mezzo della Val Cordevole, nel cuore del Parco delle Dolomiti Bellunesi.

Il Ristorante alla Stanga si trova a Sedico, lungo la strada che porta ad Agordo, proprio nel mezzo della Val Cordevole, nel cuore del Parco delle Dolomiti Bellunesi.

I proprietari, Patrizia e Luca, che sono guide dell’accademia nazionale di Mountain Bike, vi aspettano per consigliarvi vari gite e vari sentieri, sia in mountain bike che a piedi, per il trekking.

Nel parco delle Dolomiti si possono seguire decine di sentieri, diversi a seconda di ciò che si desidera vedere: la fauna, la flora, le bellezze architettoniche o i paesaggi mozzafiato.

In particolare, partendo dal Ristorante alla Stanga, o integrando una sosta al Ristorante alla Stanga per il pranzo o scendendo al ristorante per la cena, vi diamo un elenco di ciò che si può visitare attraverso i sentieri naturalistici.

La Val de Piero e Forcella Oderz, passando sotto la parete del Burel: un sentiero sempre affacciato sul baratro del Burel, con cascatelle con i muschi gocciolanti, il verde iniziale e le rocce dopo, ma quando si sbuca in Forcella il panorama cambia totalmente e si tramuta in verde


A dieci minuti a piedi dal Ristorante la stanga potrete raggiungere la suggestiva Cascata principe Umberto, in Val di Piero: uno spettacolo unico, attraverso un’esperienza esplorativa alla portata di tutti.


Prati di Salet e Monte Coro, i prati sono collocati al centro della vallata di Sedico, perfettamente falciati e mantenuti, delimitati da suggestivi boschetti , con lo sfondo imponente del Monte Coro.


Il rifugio Bianchet e il Monte Celo, nel gruppo dei monti della Schiara, a 1250 m, attraverso un sentiero percorribile sia a piedi che in mountain bike.


I fortini militari e i bivacchi e le malghe, tutto il parco delle Dolomiti è ricco di sentieri militari che portano a fortini o a malghe e bivacchi, in particolare il sistema difensivo de I Castei si trova in Val Cordevole.


La valle delle vecchie miniere Imperina, di cui si attesta l’esistenza a partire dal 400 per l’estrazione di metalli come il rame e l’argento, con edifici risalenti al periodo pre-industriale e industriale, con un elevatissimo valore storico e testimoniale. Rimangono oggi i resti di 16 fabbricati, fra cui i magazzini, i forni fusori, la centrale elettrica, le stalle, il carbonile, la polveriera, la villa del direttore, l’”ospedale”, la fucina dei fabbri, l’impianto di lavaggio-frantumazione e lavorazione del minerale oltre a una serie di abitazioni ed uffici, su cui si sta sviluppando, ed in parte è già realizzato, un intervento di recupero e realizzazione di percorsi per riconvertire il villaggio a funzioni di tipo museale e turistiche.

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